pancia gonfia

Pancia gonfia, quali rimedi?

Facciamo oggi una chiacchierata col dottor Gian Paolo Baruzzi, medico chirurgo del Centro Medico Benvita, specializzato in medicina estetica, nutrizione e antiaging. Affrontiamo un problema alquanto diffuso, ovvero la cosiddetta pancia gonfia. Cerchiamo di capire perché ci ritroviamo con questo fastidioso malessere e come poterlo risolvere.

Buongiorno dottor Baruzzi, perché ci lamentiamo di avere la pancia gonfia?

Devo dire innanzitutto che quando ricevo persone con questo problema, mi descrivono sempre situazioni diverse, a cominciare dalla zona dov’è localizzato il fastidio. C’è chi lo sente nell’area dello stomaco, chi nella parte alta o bassa dell’intestino. Alcuni descrivono dolori o crampi, stitichezza o diarrea, altri ancora flatulenza o meteorismo: dietro a questo sintomo ci sono tante problematiche diverse e cause dverse. Quindi non esiste un unico motivo perché abbiamo la pancia gonfia, né, di conseguenza, ci può essere una ricetta miracolosa uguale per tutti.

Quali possono essere le cause?

Sono cinque le cause principali della pancia gonfia: la disbiosi intestinale, ovvero l’alterazione della flora batterica; una dieta scorretta, ricca di cibi a cui si è intolleranti, che porta ad infiammazione le mucose dell’intestino; una diminuzione dell’efficacia degli enzimi digestivi; il colon irritabile; lo stress, con la conseguente somatizzazione dell’intestino delle ansie e delle preoccupazioni.

Ha parlato di cibi a cui si è intolleranti. Come li individuiamo?

Le intolleranze alimentari, o meglio, come si dice oggi, allergie ritardate o sensibilità alimentari, sono reazioni avverse ad un cibo, molto diverse dalle allergie e con caratteristiche ben precise. La gran parte dei test oggi è inaffidabile. Oggi però esiste il QASA, Questionario Anamnestico di Sovraccarico Alimentare, un test innovativo che si basa sul fatto che una buona anamnesi e l’esperienza sono in grado di riconoscere quali gruppi alimentari stanno creando un problema di salute ad una persona.

Quindi si parla di gruppi alimentari e non di alimenti specifici, ho capito bene?

Sì, esattamente. I gruppi alimentari che possono causare intolleranze sono sei e sono: latticini, lieviti, glutine, nichel, sale e acido acetilsalicilico. Il QASA ci rivela quali sono i gruppi alimentari a cui siamo sensibili. Molti studi scientifici hanno evidenziato come alcuni eventi della vita, come il parto cesareo o l’allattamento al seno, o l’uso eccessivo di antibiotici, possono predisporre a questo problema.

Non esistono dunque alimenti singoli che possono provocare la pancia gonfia? È tutto estremamente soggettivo?

Esistono alimenti che fanno male, e sono quelli che gonfiano e poi ci sono alimenti che tendono a sgonfiare, ma tra gli uni e gli altri è da privilegiare quello che gonfia ed eliminarlo. È più importante togliere quelli che fanno male anziché aggiungere quelli che sgonfiano. Per il resto è tutto estremamente soggettivo. Prenda ad esempio la fragola: a qualcuno può creare un’allergia, ma non è un alimento da togliere dal mercato. Il problema non è l’alimento in sé, ma la sensibilità delle persone a quell’alimento.

Quale consiglio possiamo dare a chi soffre di pancia gonfia?

Il mio primo consiglio è di non trascurare mai questo problema. È una legge di natura: un piccolo problema, se non curato, può diventare nel tempo un problema più importante. Il secondo consiglio è di fare un test specifico per valutare le cause che hanno creato il problema.

Quale test?

Mi riferisco al test biofunzionale: collegando alcuni elettrodi a mani e piedi e mettendo un pletismografo al dito, nell’arco di pochi minuti si possono individuare tutti quei fattori che hanno generato questo fastidioso sintomo. Il mio terzo consiglio è rivolto soprattutto alle persone che hanno un problema più importante o presente da molto tempo: fare, oltre al test funzionale, anche un esame del microbiota intestinale, perché solo in questo modo è possibile diagnosticare con precisione il tipo di disbiosi presente. Questo esame è molto importante, perché spesso, oltre all’alterazione della flora batterica, ci possono essere anche altri problemi, primo fra tutti la candida.

Possiamo dire che il problema, individuata la causa, è facilmente risolvibile?

Il problema della pancia gonfia si può certamente risolvere, ma bisogna tener presente queste cinque indicazioni: evitare il “fai da te” e i rimedi sintomatici perché nascondono solo il disagio per un tempo limitato allontanandoci dalla guarigione; mangiare lentamente e masticare a lungo, in modo che i cibi arrivino allo stomaco già un po’ digeriti; fare 5 bei respiri prima di iniziare a mangiare, in modo da attivare quella parte di sistema nervoso che coordina la digestione; prestare molta attenzione agli abbinamenti tra gli alimenti e, infine, bere molta acqua. Ma la cosa più importante è seguire una terapia specifica derivante da una corretta diagnosi fatta da un medico esperto, una terapia a base di fermenti lattici, drenanti, integratori ed enzimi, insieme, ovviamente ad una corretta alimentazione. L’unico modo per risolvere la pancia gonfia è di risolvere la causa: è l’unico modo per ritrovare forma fisica e pancia piatta.

Per concludere, una curiosità: la pancia gonfia è più da donne o da uomini?

Direi le donne, ma perché sono più attente in generale alla salute e si preoccupano di più. Non c’è una statistica, ma solo un’attenzione maggiore.

Ringraziamo il dottor Baruzzi e ricordiamo che, cliccando su questo link, è possibile prenotare una visita ambulatoriale con lui presso il Centro Medico Benvita.

Redazione Benvita
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